Le opportunità offerte dal recente Piano Transizione 5.0 rappresentano uno strumento essenziale per le aziende che si focalizzano su innovazione e sostenibilità, offrendo loro nuove possibilità di crescita.
Il Piano mette a disposizione 13 miliardi di Euro per supportare le imprese italiane nel loro percorso verso una maggiore digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Di questi, 6,3 miliardi provengono dal programma Re Power EU e 6,4 miliardi sono allocati dal precedente Piano Transizione 4.0.
Il Piano è dedicato a tutte le imprese che effettuino “nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio Italiano, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici”.
E’ progettato per favorire tutte le imprese italiane senza distinzione di settore, dimensione, forma giuridica o regime fiscale.
Sono escluse le imprese in liquidazione, in concordato preventivo senza continuità e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
E’ possibile sfruttare i fondi a disposizione per l'aggiornamento delle linee di produzione con macchinari all'avanguardia che migliorano l'efficienza e riducono il consumo energetico, o l'installazione di pannelli solari per l’autoconsumo di energia.
Questi sono alcun degli interventi che possono essere finanziati dal Piano Transizione 5.0, a patto che contribuiscano a un risparmio energetico di almeno il 3% per l’intero stabilimento produttivo e di almeno 5% per i processi produttivi interessati dall’investimento.
Anche gli investimenti in risorse immateriali (per esempio i sistemi di monitoraggio dei processi produttivi) e formative legate ai progetti di efficienza energetica sono supportati dal Piano; per le PMI agevola inoltre le spese sostenute per la redazione della documentazione richiesta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) fino a un massimo di 10.000 Euro.
Con il Piano Transizione 5.0 è possibile beneficiare di un credito d'imposta tra il 5% e il 35% dell'investimento, con la possibilità di raggiungere il 45% se il risparmio energetico è particolarmente elevato.
Il leasing può rappresentare una soluzione per finanziare gli investimenti preservando così il capitale circolante dell’azienda.
La struttura finanziaria dell’operazione può essere costruita “su misura”.
Per ottenere il credito d'imposta, è necessario presentare richiesta telematica al GSE, completa della documentazione che attesti le caratteristiche del progetto di investimento e i risultati conseguibili.
Il GSE procede con la verifica della documentazione e trasmette al Ministero sia l’elenco delle imprese che potranno beneficiare dell’agevolazione sia l’importo del credito spettante.
Al termine dell’investimento l’impresa dovrà redigere una comunicazione di completamento dell’investimento e inviarla al GSE.
In questa fase il GSE trasmette all’Agenzia delle Entrate l’ammontare del credito d’imposta definitivo utilizzabile in compensazione.
In questa fase basterà attendere cinque giorni dalla trasmissione, da parte del GSE all’Agenzia delle Entrate, dei dati definitivi e presentare il modello F24 per la fruizione del credito.
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